She graduates in Scenography in 2004, at the Accademia di Belle Arti di Brera, Milan with a dissertation on photographer Jeff Wall.
In the same year she gets a grant to attend courses at the Italian Institute of Photography where she gets the diploma in 2005. Between 2004 and 2006 she works at the contemporary art gallery Artandgallery in Milan. In 2007 she attends a Master course of IT applied to scenography at Accademia della Scala and Politecnico (Milan).
Influenced by Jeff Wall, Peter Handke, Sam Taylor Wood, my interest focuses on cities’ borders. I incorporate figures within urban spaces and try to recreate a landscape of the mind. Soliloquy, story, dumb dialogue, all the fragments of daily life are put together. A place of connections clashes with the limits of reality: “this draft of an abandoned city is a rather extraordinary scene”.
HAMLET AGAIN
Per sfuggire alla pazzia l’uomo accetta di seguire le regole sociali conformarsi alle pose e indossare maschere. Una grande varietà di meccanismi d’evasione masochismo, sadismo, distruttività, conformismo, producono una riduzione dell’alienazione e dell’ansia ma solo al caro prezzo della rinuncia della propria individualità.
Amleto è l’eroe tragico che si immerge nel caos e cerca la via d’uscita passando dalla follia alla finzione. Ophelia vive il disincanto della vita e si abbandona alla morte. Con questo lavoro ho voluto rielaborare le personalità di Amleto e Ofelia e ricreare alcuni eventi corali che nella tragedia hanno un ruolo di passaggio fondamentale. Ho lavorato sulla simbologia, sulla resa cromatica e sul senso del tatto. Ho ribaltato il ruolo dell’acqua e della terra immergendo Amleto nel liquido amniotico e sotterrando Ofelia con una coltre di foglie morte.